CHE COSA SONO E A COSA SERVONO
I componenti fondamentali di un impianto fotovoltaico sono i pannelli ed hanno la funzione di convertire l’energia solare in energia elettrica, grazie ad un inverter che trasforma l’energia da corrente continua a corrente alternata, ottimizzandola.
Moduli Monocristallini, ad alta efficienza energetica ed anche i più costosi; è consigliabile l’uso di questa tipologia di pannelli ove esistano condizioni ideali di irraggiamento;
Moduli Policristallini, a resa energetica inferiore rispetto ai precedenti ma meno costosi; malgrado la superficie di questo pannello sia solitamente maggiore rispetto ai monocristallini, si adattano ad essere installati ove l’irraggiamento non è ideale;
Moduli a Film Sottile, la tipologia di pannello con la minor resa energetica e con la maggiore occupazione di spazio, è comunque il più economico nell’ambito delle 3 tipologie. Malgrado la resa inferiore, la caratteristica principale è la sua adattabilità a qualsiasi superficie oltre quella di produrre energia anche con luce diffusa, non diretta, ad alte temperature.
Esiste ancora un’ulteriore tipologia di impianto fotovoltaico ovvero quello a Concentrazione (a bassa concentrazione LC e ad alta concentrazione HC). Questa tipologia di pannelli riduce drasticamente l’area occupata dall’impianto ma necessita di un sistema automatizzato ad “inseguimento” dei raggi solari ed è solitamente utilizzata da centrali per la produzione di energia o da aziende altamente tecnologiche.
FUNZIONAMENTO
Molto semplicemente, un impianto fotovoltaico sfrutta l’energia delle radiazioni solari e la trasforma in corrente alternata tramite un inverter, con vantaggi notevoli per l’ambiente e per l’economia degli utenti (privati ed aziende).
I pannelli fotovoltaici permettono dunque l’autoproduzione di energia elettrica che, in alcuni casi, si completa con l’uso di batterie di accumulo affinché, anche nelle ore notturne, l’energia possa essere accessibile.
In caso di utilizzo di batterie di accumulo occorre prevedere lo stoccaggio/posizionamento in locali circoscritti e di facile accesso e comporta costi ulteriori per la sostituzione e lo smaltimento dei “pacchi batteria” (minimo 2 sostituzioni in un arco temporale di 25 anni).
L’eco-compatibilità di questa tipologia di impianti, che sfrutta i raggi solari come fonte rinnovabile, evita l’uso di combustibili fossili, metano, petrolio, carbone, procurando un vantaggio sia dal punto di vista ambientale sia economico.
Quando conviene installarlo – economia
Un’analisi economica, prima di installare un impianto fotovoltaico, è sempre necessaria. Quest’analisi prevede il calcolo del rapporto costi/benefici e le relative tempistiche di rientro dei costi iniziali.
Un esempio pratico molto semplificato per un utente privato con casa indipendente (fotovoltaico senza batterie accumulo): impianto da 3 kW, costo medio iniziale, chiavi in mano, euro 11.000,00; costo delle bollette per la fornitura di energia elettrica 3.900,00 euro/anno.
In questo caso il rapporto costi/benefici prevede un rientro dei costi entro la fine del 3° anno. Solitamente il rientro dell’investimento, in termini di tempo, deve oscillare tra un minimo di 3 (privati) ed un massimo di 7 anni (aziende); tempistiche più lunghe non sono auspicabili ancor meno economiche.
Uno degli aspetti fondamentali per un’ottima resa di un impianto fotovoltaico è altresì la posizione geografica dell’abitazione o azienda: l’orientamento migliore dei pannelli è verso sud, sud-ovest, con un inclinazione tra i 25° ed 35° (un impianto, ad esempio, rivolto a nord perde oltre il 50% della produzione energetica).
Attenzione: in alcuni siti viene pubblicizzata la vendita di questi pannelli ma non vengono spiegate le azioni necessarie per attivare l’impianto, ovvero:
La compilazione e spedizione del modulo di dichiarazione all’ARERA (che verrà inoltrato alla Distribuzione Locale) poiché l’ente preposto deve “reindirizzare” e dunque rendere “bivalente” il contatore, altrimenti quest’ultimo, invece di scalare i kW prodotti dall’impianto, potrebbe aumentare il carico di consumo durante la produzione di energia.
Il rispetto delle normative tali per cui in ogni abitazione non è possibile posizionare più di 2 pannelli fotovoltaici, o meglio non è possibile produrre più di 0,8 kW/ora per legge. La produzione di energia è legata al contatore di casa e la legge attuale, riguardo questa specifica tipologia di “impianto da appartamento” non prevede produzioni di energia superiori a 800 Watt/ora.
La certificazione del collegamento pannelli/contatore/presa, da parte di un installatore abilitato a firmare la pratica riguardante la corretta esecuzione dell’impianto e la tipologia del cavo utilizzato.
MANUTENZIONE E ASSICURAZIONE
La manutenzione è un aspetto fondamentale per far sì che i pannelli abbiano la migliore resa possibile; quindi pulizia delle superfici, controllo periodico dei cavi e delle apparecchiature per il buon funzionamento degli impianti. I costi di manutenzione ordinaria (annuali) vengono solitamente concordati con l’azienda installatrice, mentre per la manutenzione straordinaria (eventi atmosferici, atti di vandalismo, rotture impreviste) è fortemente consigliabile stipulare un’assicurazione per l’impianto, a copertura degli imprevisti oltre che prevedere una RC sui danni che potreste procurare a terzi (esempio: il distacco di un pannello che procura danni al vicino).
VALUTAZIONE FINALI ECONOMICHE
Prima dell’acquisto è dunque importante avere tutti i dati per valutarne la convenienza: costi fornitura energia, costi acquisto impianto, risparmio ottenuto dalla produzione di energia “pulita”, costi di manutenzione (ordinaria e straordinaria), durata dei pannelli e dell’impianto nella sua totalità, posizione geografica per sfruttare al meglio l’impianto durante le ore diurne. Ultima considerazione: affidatevi sempre ad installatori qualificati, certificati e facilmente raggiungibili e disponibili in caso di richiesta di intervento guasti