• Uno switch da un altro fornitore per energia e gas è totalmente gratuito
  • Una voltura ad un altro nominativo 20 euro per contratti di energia e 60 euro per contratti del gas
  • Un’attivazione costa 42 euro per le spese distributore e 25 euro sia in caso di contratti per luce che gas per le spese amministrative del fornitore, tali importi vengono riconosciuti nella prima fattura.
  • Dopo 45/60 giorni di calendario in caso di uno switch da un altro fornitore
  • Dopo 7 giorni in caso di una nuova attivazione

La durata della tariffa è di 12 mesi rinnovabile ogni anno e il contratto è a tempo indeterminato, ma, essendo sul mercato libero, si può recedere in qualsiasi momento senza alcun costo.
In caso di contratto derivante da convenzione, la durata è di 24 mesi.

Il costo della materia prima è dettato dall’ente garante che fornisce al fornitore il prezzo “PUN” (prezzo unico nazionale) per quanto riguarda l’energia e “PSV” (punto virtuale di scambio) per quanto riguarda il gas.

Al momento la fatturazione sarà mensile.

  • Attivazione di un contatore sia di energia sia di gas
  • Switch di un contratto da un altro fornitore
  • Posa di un contatore nuovo o da cantiere
  • Aumenti o diminuzione di potenza di un contatore

Occorre distinguere la voltura luce da quella del gas, ovvero:
A) le volture delle forniture di energia elettrica avvengono, anche con cambio fornitore, entro 7 giorni lavorativi e, comunque, entro e non oltre la prima data utile di inizio mese, fatto salvo che non vi siano impedimenti di altra natura.
B) le volture gas invece hanno 2 iter ben distinti:
    B.1) la voltura con lo stesso fornitore avviene entro 7 giorni lavorativi, dunque con le stesse tempistiche previste per l’energia elettrica
    B.2) la voltura con cambio fornitore (switch + voltura) osserva le stesse tempistiche del cambio fornitore, ovvero 45-60 giorni lavorativi, e l’inizio della fornitura coincide con il primo giorno del mese.

La durata della tariffa è di 12 mesi rinnovabile ogni anno e il contratto è a tempo indeterminato, ma, essendo sul mercato libero, si può recedere in qualsiasi momento senza alcun costo.

Qualsiasi cliente, aziendale o residenziale, può richiedere l’aumento di potenza del proprio contatore.
I costi sono, in linea di massima (vedere fonte ARERA – ente sanzionatore e di controllo dei fornitori di energia), uniformati in tutto il territorio nazionale; le tempistiche dipendono dalla disponibilità del distributore locale.

Sono aziende specifiche che non forniscono energia ma hanno il compito di gestire, controllare, riallacciare, distaccare e fare la manutenzione / riparare i contatori; sono dunque i “possessori” dei contatori che ci forniscono luce e gas. Hanno altresì il compito di fornire i dati dei consumi per l’emissione delle bollette da parte dei fornitori, e questi ultimi non possono emettere fatture ai clienti inserendo consumi a loro discrezione. Solo l’autolettura da parte dei clienti sostituisce il dato del distributore locale (quando questo è “stimato”) sul consumo di energia elettrica (Kw) o gas metano (Smc).

Le tempistiche sono, in teoria, normate dall’ARERA (l’ente sanzionatore e di controllo dei fornitori di energia). Solitamente la richiesta di distacco coincide col mancato pagamento.

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